Catalogo Vini Bianchi Campania
Orange Wine ottenuto dall'impiego di uve Fiano e Moscato. Dopo aver macerato sulle bucce in afora, affina circa 2 anni in barrique, vasche di cemento vetrificato e anfora. Viene imbottigliato senza filtrazione e senza stabilizzazione. Di colore giallo aranciato carico alla vista, offre al naso ricchi sentori fruttati, di sambuco e spezie. Sorso denso e strutturato, dal finale particolarmente lungo.
Vino bianco fresco e agrumato, attraversato da gagliarda sapidità. Si abbina bene con piatti di tonno e salmone e con le carni bianche. Da provare con la mozzarella di Bufala, per un abbinamento territoriale appagante e di grande carattere.
Molto fresco e minerale, l’Asprinio “Vite Maritata” è perfetto come vino da aperitivo e per accompagnare piccole fritture e piatti di pesce. Ottimo con la mozzarella di bufala campana.
Un bianco complesso e affascinante, dal sorso sapido e rotondo, il “Pompeii” si abbina alla perfezione con zuppe di legumi e piatti del territorio campano. Ottimo anche con tutta la cucina di mare.
Vino bianco campano dal colore giallo oro brillante. Al naso si esprime con un bouquet che ricorda le erbe tipiche della macchia mediterranea, note fruttate di pesca e fiori d’arancio. In bocca è fresco, equilibrato, con un eccellente sapidità.
Il Biancolella Ischia DOC Cenatiempo è un vino bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si esprime con un bouquet floreale di fiori bianchi e nuances di pesca bianca. In bocca è fresco, equilibrato con accenni di erba tagliata
Vino bianco fresco-sapido, dal sorso fruttato e minerale, il Capri Bianco di Scala Fenicia è perfetto con antipasti di pesce, sushi e primi piatti ai frutti di mare.
Vinificato in purezza solo da questa cantina, il Coda di Pecora “Sheep” è perfetto con crostacei e sfiziosi antipasti di mare, ma può essere servito a tutto pasto per una cena di pesce tra amici.
“Torama” è un vino bianco fresco e fruttato, dal sorso scorrevole e armonico. Ottimo con antipasti leggeri e piatti di pesce.
Coda di Volpe molto piacevole al palato, perfetto da servire con tutta la cucina di mare, in particolare con antipasti e primi piatti di pesce.
Vino bianco molto gradevole, attraversato da una delicata spina acida e buona persistenza fruttata. Ottimo l’abbinamento con piatti di pesce e antipasti leggeri.
Ideale per accompagnare preparazioni gourmet di pesce e carne bianca, questa Falanghina si rivela elegante, sapida e minerale fin dal primo sorso.
Fresca e immediata, questa Falanghina vinifica in acciaio ed è ottima con i piatti di pesce. Un grande vino quotidiano.
Vino bianco Biologico e Senza Solfiti Aggiunti piacevolmente fruttato e dotato di intrigante sapidità. È perfetta come aperitivo o per svariati abbinamenti con piatti della cucina di mare.
Prodotta in numero limitato, la Falanghina “Vàndari” richiama nel sorso il territorio e la tradizione vitivinicola del Sannio, proponendo un bianco fresco e fruttato, da abbinare con antipasti di pesce e formaggi freschi.
“Cumalè” è un vino bianco fruttato, sapido e minerale, che unisce nel sorso le peculiarità del Fiano con il magico territorio del Cilento. Perfetto per accompagnare un intero pasto a base di pesce.
Il "Quartara" della Cantina Lunarossa è un vino bianco campano di grande struttura e ricchezza di aromi. E' prodotto con uve Fiano fatte fermentare sulle bucce in Anfore di Terracotta. Ha colore giallo dorato intenso e profondo. Si esprime con evidenti note speziate di anice e biancospino, miele di acacia, castagno, fiori di arancio, camomilla, zagara e frutta candita. Al palato è elegante nelle nuances minerali e nella profondità di beva, di buon corpo, sorretti da una buona freschezza e con un finale lunghissimo. Fermentazione in otri di terracotta. Affinamento: 6 mesi in anfora, 12 mesi in botti di rovere, 12 mesi in bottiglia
Piacevolmente complesso, fine ed elegante, questo Fiano di Avellino fa parte della Selezione “Aipierti” ed è perfetto con crostacei e piatti di pesce anche elaborati.
Vino bianco di eccezionale struttura e potenziale evolutivo, si lascia gustare in un sorso corposo, morbido e secco. Al naso presenta ampie note di albicocche, pesche, miele, nocciola tostata e finocchietto selvatico.
Vino paglierino brillante realizzato con uve Fiano in purezza nella zona della Provincia di Avellino. Profumi eleganti di frutta bianca e nocciola vengono emergono al naso. Dopo qualche minuto nel bicchiere si apre ulteriormente verso note di agrumi e cedro candito. All’assaggio è fresco, asciutto, minerale e con una bellissima scia sapida che dona grande consistenza.
Caratteristico vino bianco campano di colore paglierino con riflessi dorati. Il sorso è secco, caldo, morbido e persistente. Al naso affiorano leggere note di idrocarburi, ginestra, frutta esotica e nocciole tostate.
Fiano di Avellino floreale e intrigante al naso, offre un sorso fresco e armonico, da abbinare con piatti di pesce e antipasti leggeri.
Il Forastera Ischia DOC Cenatiempo è un vino bianco dal colore giallo paglierino intenso. Al naso si esprime con un bouquet di pesca bianca, fiori d’arancio e mandorla. In bocca l’ottimo equilibrio tra freschezza e sapidità rendono il sorso piacevole e invitante
Il Greco di Tufo “Tornante” affina per almeno 6 mesi in bottiglia (massimo 24) e si presenta come un vino bianco intenso e longevo, da servire con crostacei e piatti di pesce elaborati.
È realizzato esclusivamente da uve Greco cresciute su vigneti situati a 500 metri d’altitudine. Profumi minerali di zolfo ed erbe balsamiche vengono colte al naso. Il gusto è fresco ed armonico. Affinamento iniziale in acciaio su fecce fini per circa 7 mesi, per poi proseguire in bottiglia per un periodo di 1-2 mesi.
Vino bianco campano prodotto nella zona di Santa Paolina (AV), che si manifesta nel calice in color paglierino-dorato. Al naso si percepiscono note fruttate di albicocche e pesche, unitamente a sentori minerali. Al palato è fresco, di ottima persistenza e morbidezza.
Il Greco di Tufo di Vadiaperti – Traerte è un vino bianco fresco e profumato, di buona struttura e notevole acidità. Ottimo con risotto ai gamberetti e asparagi.
Giovane e vinificato in acciaio, “Lavaflava” propone un sorso fresco-sapido dai lunghi ritorni minerali. Si abbina bene con antipasti di mare e con i piatti di pesce. Ottimo come aperitivo.
“Vigne del Vulcano” esprime nel sorso l’incredibile terroir vulcanico, offrendo un vino bianco nettamente sapido e minerale, da abbinare con crostacei e primi piatti di pesce.
Il Lacryma Christi Bianco di Villa Dora nasce sulle pendici del Vesuvio, da terreni vulcanici con ceneri e lapilli. Vinifica in acciaio ed è ottimo con piatti di pesce e antipasti leggeri.
Bianco fresco e divertente, da sorseggiare durante una cena estiva o un pranzo leggero tra amici. Ottimo con la cucina di mare, crostacei e piatti vegetariani.
Bianco del Volturno sapido e minerale con spunti fruttati, “Le Serole” fermenta in acciaio e in barriques nuove, quindi affina in acciaio per 3 mesi e in bottiglia per ulteriori 6 mesi. Ne risulta un vino intenso e particolarmente interessante, da abbinare a secondi di pesce e carni bianche leggere.
Il Pallagrello Bianco “Verginiano” è perfetto con tutta la cucina di mare, in particolare con il pesce azzurro. Propone un sorso fresco e profumato, segnato da intensa mineralità gusto-olfattiva.
È di denominazione Greco di Tufo DOCG questo vino campano fresco e strutturato. A livello olfattivo presenta sentori fruttati di pere williams e fiori d’arancio. Al palato è deciso, armonico e dal fine ammandorlato.
Vino bianco fresco e delicatamente profumato dal colore paglierino con riflessi oro. Al naso si percepiscono profumi delicati di pesca gialla, giglio, iris ed agrumi. Il sorso è cremoso, equilibrato e supportato da una giusta sapidità. Lungo finale minerale con note di erbe aromatiche.
Vino di grande intensità di aromi e profumi frutto della vinificazione dei vitigni autoctoni della Costiera Amalfitana Ripoli, Fenile e Ginestra. Le uve in particolare sono prodotte da vigne antiche che si trovano sui ripidi pendii che si affacciano sul bellissimo Mar Tirreno e godono delle brezze marine. Ha profumi di agrumi, miele di acacia e sensazioni vanigliate che precedono un sorso vellutato ed equilibrato. Ottima persistenza.
Fresco ed elegante vino bianco Costa d'Amalfi DOC dal colore oro brillante consistente. Naso gentile, sprigiona eleganti note di erbe marine, biancospino, mandorla e nocciola e tocchi minerali. Bocca rotonda, supportata da splendida freschezza. Lungo finale minerale. Prima dell'imbottigliamento affina in acciaio circa 4 mesi.
Fresco e floreale vino bianco dal colore giallo paglierino ottenuto dall'impiego di uve Falanghina e Biancolella. Al naso emergono profumi morbidi, fruttati e floreali, con note di giglio, frutti a polpa gialla ed agrumi. Il sorso è cremoso, equilibrato e supportato da splendida freschezza. Lungo finale minerale con note di erbe aromatiche.
I Vini Bianchi Campani sono tra i più amati in Italia e nel Mondo, ben noti per le loro deliziose e peculiari doti aromatiche e gustative. Bottiglie fruttate, ricercate e di pregio di cui è facile innamorarsi, per via degli spiccati sapori e profumi che riescono a offrire, a seconda delle diverse tipologie d’uva e terroir.
Questa regione rappresenta un microcosmo di paesaggi e territori profondamente differenziati per altitudine, conformazione geologica e microclima. A seconda delle zone, i più antichi vitigni autoctoni hanno saputo esprimersi diversamente e, in molti casi, in maniera davvero sublime. I Vini Bianchi della Campania sono un vero e proprio inno a storiche uve, intimamente legate da tempo a questa regione e, soprattutto oggi, oggetto di ampia produzione e valorizzazione.
Una scelta effettuata da tante aziende di qualità che hanno voluto mettere in evidenza la pregevolezza dei più grandi vitigni del territorio, piuttosto che scegliere l’appeal moderno dei tanti vitigni internazionali che hanno mostrato buone capacità d’adattamento anche in questa regione italiana.
Falanghina, Greco, Fiano, Asprinio: i quattro più grandi vitigni autoctoni (ma ce ne sono anche altri come Biancolella, Ginestra, Ripoli, Fenile … ) che riescono a dar vita a vini bianchi pregiati, caratteristici del territorio di provenienza e, soprattutto, buonissimi e dal carattere unico.
I Vini Bianchi della Campania
Tra i vini bianchi campani più amati non possiamo che menzionare, in prima battuta, il Greco di Tufo. Il Greco è un vitigno a bacca bianca coltivato in quasi tutta la regione ma che riesce a rivelare il suo lato migliore in Irpinia, un territorio dalla natura verde, selvaggia e incontaminata, caratterizzato da un suolo argilloso, di origine vulcanica, e dotato di un particolare e favorevole microclima: doti che favoriscono la nascita di vini di grande freschezza e sapidità.
Il Greco di Tufo è un vino dall’aromaticità invitante, spiccatamente minerale, proprio per via della composizione dei migliori terreni adatti alla coltivazione dell’uva di partenza.
Un bianco campano capace di solleticare i sensi anche con particolari sensazioni fruttate, floreali e di erbe aromatiche, con nitidi accenni agrumati, di frutta a polpa bianca e gialla e percezioni di salvia, rosmarino e alloro, che si aggiungono a quegli intriganti e avvolgenti aromi di pietra focaia, tufo e pietra pomice che dominano l’ampio panorama olfattivo.
Un vino che rivela, anche all’assaggio, un gusto intensamente minerale, pieno e persistente, racchiuso in una struttura affatto delicata, che lascia il segno ad ogni sorso, ravvivata anche da una ricca acidità: sensazioni intense, racchiuse da un pregiato equilibrio che rende la ricchezza di questo vino sempre appetibile e mai stancante.
Un bianco che, per aromi, intensità gusto – olfattiva e corpo, si abbina con facilità ad antipasti, primi e secondi piatti al profumo di mare, anche piuttosto ricchi e succulenti.
Le versioni meno alcoliche, più fresche e delicate, si abbinano con grande piacere a delle fritture di paranza e di calamari e gamberi, a delle alici gratinate e ai deliziosi filetti di baccalà in pastella.
Può rappresentare un compagno ideale per delle paste condite con crostacei, molluschi e ortaggi a tendenza dolce, come degli spaghetti con gamberi e zucchine, delle linguine con pomodorini, aglio, olio e calamari, un’insalata tiepida di polpo e patate, delle mazzancolle gratinate, una lasagnetta di pesce o dei paccheri conditi con seppie e olive nere.
Per il suo sapiente equilibrio, riesce ad esaltare il gusto del pescato senza nasconderlo e che, pertanto, accompagna benissimo tantissimi secondi di pesce preparati al forno come la più classica delle orate al cartoccio, il rombo in crosta di patate e il baccalà gratinato, sempre accompagnato da delle gustose patate.
Non si tratta però di un vino solo da pesce! Tradizionalmente viene suggerito anche in abbinamento a importanti ricette a base di carne e, soprattutto, irpine, come ad esempio l’agnello con i piselli, i fagioli con le cotiche, la pasta con noci, salsiccia e pomodorini e le polpette di pane raffermo al forno.
Per la sua ricchezza aromatica e la buona struttura, potete sfruttarlo anche per valorizzare il gusto delle carni bianche, magari arricchite con ortaggi profumati ed erbe. Un grande bianco che potete osare con successo anche in abbinamento a un pollo al curry, con delle ali di pollo fritte, con un rollé di pollo, con un arrosto di tacchino, con un coniglio in umido, con un vitello tonnato, con una tagliata di pollo alla paprika e, perché no, anche con una pasta condita con salsiccia e porri.
Infine, bisogna dire che non è assolutamente un vino che disdegna piatti di verdure e il gusto dei formaggi freschi a pasta filata: da provare anche in abbinamento a dei ravioli con burrata e patate, con una lasagna di verdure, con delle crêpes in bianco, ai carciofi, e con il risotto al caciocavallo.
Insieme al Greco di Tufo, il Fiano di Avellino è forse il vino campano bianco più amato e ricercato, in Italia e all’estero. Sarà per via della ricchezza dei suoi profumi fruttati, floreali e minerali, per il suo gusto fresco, croccante e mai banale, con il giusto guizzo sapido, per la sua struttura armoniosa e setosa, in grado di rendere ogni assaggio leggero e godibile.
Un’intensa aromaticità che spesso ricorda i profumi della pesca gialla, del melone, della mela golden, della pera Williams, con cenni di frutta secca e ricordi di nocciole. Ugualmente intensi, si scorgono i profumi dolci dei fiori di ginestra e di acacia, rinvigoriti da note minerali, di gesso e cipria.
In termini di abbinamento, ciò che più lo differenzia dal Greco di Tufo, è la sua maggiore morbidezza gustativa e la sua grande capacità di esaltare gli aromi di un ortaggio profumato come il pomodoro. Non a caso è uno dei bianchi che viene spesso suggerito in abbinamento a una pizza marinara, alla classica pizza Margherita o alla tipica ciambotta irpina.
Tuttavia, si abbina molto bene sia a piatti vegetariani sia a base di pesce, come la pasta fredda condita con pomodorini e mozzarella, gli spaghetti pachino e alici, il guazzetto di calamari, il polpo alla Luciana, la zuppa di pesce e il risotto alla marinara e a tanti pesci cucinati alla griglia o cotti in forno, al cartoccio.
Regina dei vini bianchi della Campania è l’uva Falanghina, coltivata con successo in diverse zone della regione. È soprattutto nella zona del Sannio e in quella dei Campi Flegrei che sta rivelando la sua impronta più caratteristica e gustosa. In questi territori, dal clima mite e spiccatamente Mediterraneo, e dal tipico suolo di matrice vulcanica, la Falanghina regala spiccate note fruttate e floreali, gradevoli profumi minerali e, soprattutto, un sorso morbido ed equilibrato, ben bilanciato tra freschezza e sapidità, dalla piacevole persistenza agrumata.
Ottimi compagni per antipasti vegetariani e a base di pesce e verdure, per primi conditi con frutti di mare, crostacei e ortaggi e per pesci cotti in padella, al forno e, anche, alla brace.
Potete facilmente abbinare, con successo, una Falanghina in purezza alle seguenti deliziose ricette: bruschette con pomodoro pachino e acciughe, tartine di verdure, frittata di zucchine, fiori di zucca e carciofi fritti, frittura di melanzane e zucchine, ravioli di gamberi e spinaci, linguine scampi e asparagi, polpette di merluzzo, calamari ripieni, orata al cartoccio.
In particolare, le versioni spumantizzate sono quelle che meglio esaltano il gusto e i profumi delle fritture di pesce e verdure. Da non perdere in abbinamento anche alle mozzarelline fritte.
I vitigni autoctoni
Parlando dei bianchi campani, non si può dimenticare l’antico Asprinio, coltivato da tempo immemore nell’Aversano, ancora oggi secondo l’antico sistema dell’alberata etrusca, dove la vite viene fatta crescere “maritata”, in appoggio ai tipici alberi della zona.
Un sistema di allevamento davvero affascinante ma estremo, specialmente nei momenti di potatura e vendemmia, in cui è necessario salire su ripide scale, alte anche oltre i 15 metri. Tuttavia ancora oggi, per preservare la storicità e quella particolare, tipica acidità, alcuni produttori hanno scelto di rispettare questo antico sistema.
Come suggerisce il suo stesso nome, è un’uva ricca di acidità, capace di offrire calici particolarmente rinfrescanti e privi di note dolci. Come affermato da Mario Soldati: “non esiste un vino più secco di quello ricavato dall’Asprinio”.
Ben si presta alla spumantizzazione, sia in metodo charmat che champenoise, dove il perlage ne ravviva i profumi varietali.
Si tratta di un vino che, nelle versioni ferme, si abbina bene a pizze e calzoni, alla famosa mozzarella in carrozza e alle più delicate e fresche preparazioni di mare, come le insalate di riso, crostacei e molluschi e i pesci cucinati al cartoccio o in padella, come la sogliola alla mugnaia e il branzino al forno che, nell’abbinamento con l’Aprinio d’Aversa, guadagnano una deliziosa saporosità agrumata.
Le versioni spumantizzate mostrano invece il loro lato più invitante e gustoso in abbinamento alle fritture di verdure e di pesce, come i fiori di zucca in pastella, gli anelli di calamari fritti e la tempura mista di gamberi e verdure.
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